Guida » Mozia
I primi ad arrivare li furono i fenici. Scoprirono Mozia, piccola isola nella laguna dello Stagnone, di fronte alla costa che coniuge Trapani e Marsala quasi nascosta agli occhi dei navigatori. Se ne appropriarono fortificandola ed erigendovi case, imprese e porticciolo. Ai nostri giorni, se non si va a cercarla, nessuno la segnala. Cosi piccola, per secoli dimenticata, non lascia supporre di avere avuto, come importante colonia fenicia, una storia cosi importante. Protetta dalla laguna, esclusa dai grandi circuiti turistici, Mozia è un lembo di terra assi seducente, un’emozione che conquista. In Sicilia è amata e rispettata per la dedizione di Joseph Whitaker, un singolare imprenditore e intellettuale che, nato a Palermo e residente nella principesca villa malfitano, decise di verificare se l’isolotto, dove andava a caccia di uccelli rari, fosse l’antica Mozia. Fu cosi che diede il via agli scavi, durati un ventennio, varò la fondazione, alla quale continuò a lavorare sua figlia Delia, e nel 1920, arrivò a fondare il museo che ne porta il cognome. Il museo è la testimonianza di quasi un secolo di cultura e di storia. Riunisce diecimila reperti di grande interesse, tra ceramiche, vetri, monete, vasi, gioielli, dominati dalla statua di marmo bianco a grandezza naturale del giovinetto con la tunica, un autentico grande successo di fattura greca probabilmente da un ottimo scultore ispirato alla scuola greca di Fidia. Mozia è stata la più grande e prestigiosa colonia dei fenici con un non so che di miracolosa perché , collegata alla terraferma da un istmo a tratti ricoperto dall’alta marea, consentiva l’attraversamento a carri e persone con l’impressione che procedessero sull’acqua.
I piccoli consigli di Nathalie: D’estate, non dimenticate acqua e cappelli ! Come la maggiore parte dei siti archeologici, c’è poca ombra. Per rinfrescarvi, troverete l’incantevole Caffè Delia, un luogo magico all’ombra di falsi pepi, dove gustare un’eccellente granita di ficchi d’india. Preferite la visita di Mozia di pomeriggio per tornare in tempo all’imbarco per il tramonto. Vi troverete il bar/ristorante di Mamma Caura, con un bel terrazzo panoramico orientato verso la laguna, le saline con le loro montagne di sale e i mulini a vento. Li potrete assistere a uno dei tramonti più belli del mondo: un esplosione di colori e di emozioni, assaporando un calice di vino bianco locale dal gusto fresco e fruttato. Per i gourmet, fermatevi li a cena e assaggiate il pesce della laguna …… per un’altra esperienza indimenticabile !