Guida » Le isole Egadi
Di grande interesse archeologico, storico e naturalistico, sono il regno della pesca del tonno e conservano varie tradizioni.
Levanzo, circa 10 kmq di superficie, è ricca di tesori archeologici e ha una flora assai ricca, con quasi 400 specie endemiche. E una sorta di paradiso per chi vuole dimenticare la terraferma. In un mare ricco di flora e fauna custodisce tutt’ora reperti archeologici che risalgono alle guerre puniche e al periodo romano. Ma l’isola è nota soprattutto per le numerose grotte, come quella del Genovese, sulla costa occidentale, che conserva graffiti preistorici di grande interesse.
Favignana, abitata già nel paleolitico, fu il teatro nel 241 a.C. della più grande battaglia navale dell’antichità: i Romani vi sconfissero i Cartaginesi affondando 150 navi e facendo diecimila prigionieri. A Favignana, mare e tonno sono protagonisti. Basta attraccare al porto per avere dinanzi lo scenario disegnato dagli antichi caseggiati della tonnara, dove ancora oggi si prepara il complesso sistema di reti per la pesca, e dove un tempo si lavorava il pesce per conservarlo. La luce è sempre abbagliante sulla facciata ottocentesca del Villino Florio, e l’azzurro del mare domina incontrastato su quest’unico spazio costruito che oggi testimonia il passato di questa parte estrema di Sicilia occidentale che ha visto un operosità incessante, traffici internazionali di tonno, di sale, di vini e di Marsala. A Favignana, non c’è che da scegliere il colore del mare nel quale bagnarsi o il tipo di costa dove abbandonarsi al sole: L’acqua di cala rossa sembra un cristallo liquido. Cala Azzurra prende il nome dall’azzurro intenso nei suoi pressi. Il turchese domina a cala Pirreca e intorno all’isolotto di Preveto. Ma Favignana è anche bella da terra. Partendo da Piazza Matrice, vale la pena salire a santa Caterina per godere dell’ampiezza del mare dall’alto, o visitare le grotte di San Nicola.
Marettimo, la più bella dell’arcipelago, ha oltre 400 grotte marine. I ruderi di una costruzione romana e di una chiesa in stile orientale. Marettimo e lontana e incontaminata, bella tanto nella parte emersa quanto in quelle sommersa, è un incanto di selvatichezza, di profumi e di silenzio. Questa montagna che emerge dal mare ha la vetta su monte Falcone a 686 metri. A chi ama camminare, offre sentieri odorosi di rosmarino, di ruta, di cisto, di carrubi e pini d’Aleppo, di erica, di lentisco e di mirto sacro. Vanta 500 specie botaniche ed è dimora di varie specie di uccelli. Per gli subacquei, vanta fondali da leggenda.
Formica ospita un faro e una tonnara. Maraone, appena uno scoglio, è popolata di gabbiani e coperta di arbusti.
I piccoli consigli di Nathalie: A Marettimo, è un obbligo fare locazione con una brioche e granita di gelsi neri, semplicemente squisito! Poi, affittate una barca con guida per navigare lungo la costa di questa bellissima riserva naturale e per raggiungere le spiagge accessibile dal mare solamente. Vi consiglio di optare per una passeggiata in barca per tutto il giorno con pranzo a bordo fatto di pesce locale fritto, couscous di pesce, olive condite, anguria e vino locale. Poi un sonnellino a bordo tra una caletta e l’altra. Tornerete in tempo per l’ultimo aliscafo per Trapani fine pomeriggio. Naturalmente, non dimenticate maschera e tuba ! I fondali sono spettacolare e la limpidezza dell’acqua è sorprendente. A Favignana, vi consiglio di portare un picnic e affittare biciclette o una macchina elettrica al porto. Il paesaggio è bellissimo e vale la pena girovagare sull’isola, tra un accesso al mare e l’altro.