Feste e Tradizioni » I Pupi Siciliani
Il teatro di Pupi, tradizione scenica ottocentesca riportata agli antichi splendori da Mimmo Cuticchio. Il pupo è antichissimo. Se ne trovano tracce addirittura nel Simposio di Senofonte, circa 2400 anni fa. Si chiamava “Neurospata”, una parola greca che indicava l’equivalente della marionetta.. Nei secoli si sono susseguite notizie diverse sui pupi, ma è solo nell’800 che viene documentata la loro nascita ufficiale. Nel periodo romantico si riscoprono i grandi poemi della letteratura cavalleresca, trame intessute di amori, inganni, incantesimi e duelli. E la storia dei Paladini di Francia divenne la bibbia dei pupari. Le marionette iniziano ad essere rivestite con lucenti armature e nascono i “cuntisti”, narratori professionisti del ciclo carolingio che si tramandavano per tradizione orale, da maestro ad allievo, le storie di Orlando. Ancora oggi non si può lasciare Palermo senza essere andati, almeno una volta, al Teatro dei Pupi Santa Rosalia, creato da Mimmo Cuticchio nel 1973 nel quartiere dell’Olivella, di fronte al Teatro Massimo. In seguito, nel 1995, l’artista Siciliano vi ha aggiunto anche un laboratorio, in cui numerosi artisti si dedicano alla costruzione degli stessi fantocci. Dallo sbalzo del metallo alla pittura, dalla scultura ai costumi, all’intaglio ligneo utilizzato per realizzare le teste, il laboratorio è un esposizione permanente su questa forma di artigianato artistico, sui testi e sui programmi degli spettacoli, punto di riferimento per scolaresche, turisti e cittadini che prima di entrare in teatro vogliono capire qualcosa in più su questo genere di rappresentazione. In anni in cui molti giovani cambiavano mestiere e la tradizioni sembravano non interessare nessuno, la scelta di Cuticchio di aprire un teatro dedicato alla rappresentazione pupara appariva a molti anacronista. Da allora, invece, l’artista siciliano ha creato una scuola d’arte, arricchendo il piccolo teatro di tutto il necessario: palcoscenico, proscenio, sipario, quinte, deposito per i fondali dipinti su tela (più di 100), scenari ed effetti speciali che includono pioggia in scena, nebbia, fumo e altri incantesimi, mentre il sonoro è assicurato da un pianino a cilindro. Il repertorio, portato in tournée in tutto il mondo, e formato da decine di titoli: Dall’arrivo di Angelica a Parigi a Cagliostro, dalla saga dei paladini alla passione di Cristo. A Palermo si trova anche il muso internazionale delle Marionette che raccoglie la più vasta collezione di pupi siciliani.